Siamo, purtroppo, già agli sgoccioli con la quarta stagione di The Handmaid’s Tale. Ed è un peccato, perché questa stagione mi sta regalando tantissimi punti di riflessione, cosa su cui la scorsa stagione si era un po’ persa. Fino a dove ci si può spingere per amore e per disperazione? Già, il titolo di questo episodio è Progress ma io avrei trovato più appropriato disperazione.
Un episodio senza particolare adrenalina ma pieno di emozioni di vario tipo che Elizabeth Moss, nelle vesti di regista, ha saputo cogliere e mostrare al meglio. Un episodio colmo della disperazione di due madri che sono (o saranno) separate dai loro figli, due donne complementari, simili ma diverse: June e Serena.
La disperata ricerca di Hannah
Il solo e unico scopo di June fin dall’inizio della serie è quello di ritrovare sua figlia Hannah. Il resto, Gilead, le Ancelle, la sua lotta, è tutto collaterale. Con il passare del tempo, però, il focus di June si sposta sulla distruzione di Gilead, pur continuando a mascherare le sue azioni come volte al ritrovamento di sua figlia. Sicuramente questo resta uno dei suoi obiettivi, ciò che la muove, ma non ciò a cui mira. Ho parlato di disperazione all’inizio proprio perché in questo episodio ho visto, di nuovo, la disperazione nello sguardo di June quando prova a fare di tutto per riavere sua figlia.
Ma la disperazione diventa progresso quando June sembra accettare l’idea che sua figlia ormai viva un’altra vita, una vita da cui sarebbe difficile strapparla senza causarle ulteriori traumi. L’incontro con Nick lo dimostra. Lui stesso, ancora innamorato di June tanto da nascondere la fede nuziale, aveva raccolto materiale su Hannah. Si era interessato a lei, a come farla tornare a casa, e aveva capito che era impossibile.
Tuttavia, June continua ad essere caparbia e in cuor mio so che non rinuncerà mai. Mentre ad inizio episodio si era presentata la possibilità di ottenere Hannah in cambio di 10 bambini, e già sembrava che fosse una cosa barbara, sul finale si presenta una possibilità ancora più sadica. Le accuse contro Fred Waterford sono state ritirate affinché lui collabori con la giustizia contro Gilead.
Oltre al danno, insomma, la beffa. L’uomo che ha distrutto la vita di June è ora l’unica sua chance di ritrovare sua figlia. L’uomo che rappresenta la spietatezza di Gilead è ora libero in cambio di aiuto alla giustizia. La rabbia sale, è inutile negarlo, ed è rappresentata magistralmente dagli ultimi fotogrammi in cui Elizabeth Moss mette in scena un’altra performance attoriale da brividi.
La disperazione di Serena
Mentre June lotta per ritrovare sua figlia, Serena inizia a capire cosa le costerà partorire suo figlio (ma quindi siamo sicuri sia maschio?). La visita di cortesia dei Putnam è un chiaro avvertimento: Fred può continuare a marcire in Canada, o Gilead sembrerà troppo debole, ma quando il bambino di Serena nascerà sarà il benvenuto a Gilead. Temporaneamente, sottolinea Naomi Putnam. Solo finché i suoi genitori non vorranno stare più con lui.
In quel preciso momento, Serena ha un assaggio della vita a cui lei e le altre donne hanno costretto le Ancelle. Un assaggio di quello che significa sapere che il proprio bambino le sarà strappato dalle braccia appena nato e che non si sa cosa sarà fatto di lei. Un assaggio, probabilmente, di ciò che merita. Tra l’altro, come dicevo anche nella scorsa recensione, da quello che ricordo i coniugi non avrebbero comunque potuto avere rapporti sessuali, se non finalizzati al concepimento. Ma, dal momento che Serena avrebbe dovuto essere sterile, non capisco perché non sia stata ancora sollevata la questione legale per Gilead del rapporto intercorso tra i due.
Cosa potrebbe succedere nel season finale?
Il season finale è sempre più vicino, ormai manca meno di una settimana. Cosa potrebbe succedere? Ormai gli schieramenti sono posizionati. Da un lato Fred che chiederà sicuramente a June protezione per il figlio, in cambio di aiuto. Dall’altro June, che finalmente avrà in mano le redini della situazione e potrà decidere della vita dei Waterford.
Personalmente, credo che nel prossimo episodio Serena partorirà e che il bambino le sarà portato via. Parallelamente, in qualche modo, Lawrence e Nick riusciranno ad aiutare June dall’interno per riavere sua figlia e porre, in qualche modo, fine a Gilead. Fine che non vedremo almeno fino alla prossima stagione, dato che la serie è stata già rinnovata per una quinta stagione.
Ovviamente non mi sono dimenticata della parentesi Jeanine/Esther. Credo che ce le abbiano mostrate semplicemente per farci capire da chi sarà guidata ora la Resistenza interna. Magari proprio insieme a Lawrence e Nick. Inoltre, la scena della cena delle Zie girata palesemente in stile Ultima Cena potrebbe essere premonitrice di qualcosa, anche se dubito che Jeanine riuscirebbe ad uccidere Zia Lydia, dato lo strano rapporto che le due hanno.